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Creare angoli
e volumi.
Le caratteristiche che accomunano visi dall’aspetto piacevole sono
identificabili, dal punto di vista anatomico-strutturale, in primo luogo
con una adeguata e consistente struttura ossea e con contorni e profili
dolci e sinuosi. Il massimo grado di armonia del volto si raggiunge in
presenza di un ulteriore elemento: la simmetria. Queste salienze e questi
rilievi esaltano e mettono in evidenza in modo naturale punti cardine
del volto come ad esempio l’arco sopraccigliare, l’arco zigomatico,
la linea mandibolare, ed il mento.
Quando la natura non riesce a soddisfare in modo adeguato e soddisfacente
tali requisiti, ed in presenza di una corretta e valida indicazione, è
possibile ricorrere alle numerose tecniche di impianto facciale disponibili
in chirurgia estetica. La scelta della tecnica, come di consueto, dipende
da variabili oggettive riferite al paziente e dalla esperienza personale
del singolo chirurgo, il quale dovrà presentare, in seguito ad
una attenta analisi, le soluzioni più efficaci.
Nel 2002 negli Stati Uniti sono stati eseguiti circa 27.000 impianti di
aumento del mento e circa 6000 impianti zigomatici. Queste procedure chirurgiche,
attualmente, possono essere eseguite in pazienti di qualunque età,
sebbene oltre il 50% siano stati eseguiti in soggetti di età compresa
tra 35 e 50 anni.
Impianti zigomatici
In un paziente giovane, l’impianto zigomatico può essere
utilizzato al fine di creare un aspetto del viso più angolato.
Un impianto alloplastico (ossia sintetico e quindi non derivato dal proprio
corpo) costituito da materiali siliconici, è in grado il più
delle volte di offrire cambiamenti sorprendenti dei profili e delle linee
del volto. Attraverso l’utilizzo di materiali come il silicone,
i risultati sono permanenti e facilmente prevedibili.
In un paziente anziano, inoltre, l’impianto zigomatico può
ripristinare la perdita di volume facciale, legata ad alterazione dei
tessuti, che quasi sempre occorre con il passare dell’età,
e aiutare a distendere l’eccesso di cute presente a livello del
terzo medio del volto. Il posizionamento delle protesi degli zigomi può,
in aggiunta, essere eseguito contestualmente ad altre procedure chirurgiche,
utilizzando talvolta le medesime incisioni. In altri casi, le protesi
sono di solito posizionate attraverso piccole incisioni eseguite all’interno
della bocca o attraverso le palpebre inferiori.
I chirurghi che utilizzano gli impianti zigomatici possono offrire, in
pazienti selezionati accuratamente, una valida opzione chirurgica, sebbene
anche in questo caso vadano adeguatamente prese in considerazione le possibili
complicanze e le revisioni chirurgiche. Alcuni chirurghi potranno, alternativamente,
offrire la possibilità di ricorrere ad altre procedure come ad
esempio la lipostruttura secondo la tecnica di Coleman (ossia il prelievo
in alcuni distretti di tessuto adiposo del paziente e il suo reimpianto
in altri come gli zigomi), un lifting facciale o del terzo medio. Le tecniche
di lifting permettono di riposizionare i tessuti muscolari ed adiposi
al fine di ripristinare un profilo ed un aspetto giovanile, e, se desiderato,
possono essere combinate con il posizionamento di protesi zigomatiche
o con la lipostruttura per esaltare i risultati volumetrici.
Lipostruttura secondo Coleman
Alcuni chirurghi adottano quale mezzo di ripristino dei volumi corporei,
esclusivamente l’innesto di tessuto adiposo. Questa procedura, come
descritto in precedenza, si basa sul prelievo di grasso dello stesso paziente
da un distretto quale l’addome o le cosce e sul suo successivo reinserimento
in altre aree come il volto. Questa tecnica che, inizialmente mal compresa
e interpretata dalla maggior parte dei chirurghi, offriva risultati alterni
e deludenti in termini di longevità del deposito adiposo, permette
oggi risultati brillanti, duraturi e soddisfacenti, presentando nuovi
quesiti tecnici sui distretti oggetto dell’inserimento di grasso.
Le regioni zigomatiche, in modo particolare, offrono risultati eccellenti
in termini di armonia e durata, forse anche per motivazioni di carattere
dinamico, essendo questo distretto sottoposto a minore movimento.
Protesi mentoniere
L’aumento della proiezione del mento mediante protesi è una
tecnica chirurgica collaudata e con ampi consensi da parte della comunità
scientifica internazionale. Spesso viene eseguita contestualmente ad un
intervento di rinoplastica, cioè di correzione del profilo nasale,
per ottenere maggiore armonia. Questa metodica può inoltre essere
associata ad una tecnica di lifting o di liposuzione del collo per ridurre
un doppio mento, ottenendo in questo senso un allungamento del profilo
del collo esaltando al contempo il profilo della mandibola.
Esistono attualmente due metodiche chirurgiche per ottenere un aumento
della proiezione del mento. La prima consiste nel creare, attraverso una
incisione all’interno della bocca, un avanzamento, mediante resezione
e sutura, della porzione inferiore dell’osso della mandibola. La
seconda, più comune, consiste nel posizionamento di un piccolo
impianto attraverso una incisione sempre eseguita all’interno della
bocca o al di sotto del mento. La scelta della tecnica, come sempre, dipende
da variabili oggettive riferite al paziente e dalla esperienza personale
e preferenze del singolo chirurgo.
Tempi di recupero
Qualunque sia la metodica utilizzata per migliorare le linee ed i contorni
del volto, con protesi alloplastiche tipo silicone, i tempi di recupero
sono molto brevi e consistono in pochi giorni di restrizione delle proprie
attività quotidiane, comprese quelle lavorative.
Nel caso della lipostruttura secondo la tecnica di Coleman, o nel caso
della esecuzione di tecniche lifting, sono da prevedere tempi di recupero
sensibilmente più lunghi.
Le complicanze, sempre presenti in qualsiasi atto chirurgico, sono comunque
rare ed evitabili con le opportune attenzioni.
In definitiva l’aumento ed il miglioramento del profilo e dei volumi
del volto, se preceduto da una attenta analisi dei desideri e delle aspettative
del paziente, selezionando una tecnica e dei materiali appropriati può
offrire risultati importanti e talvolta sorprendenti.
Dott. Sergio Noviello
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